Il placemaking per la rigenerazione delle vie commerciali
#DESIGN URBANO Le vie commerciali richiedono una progettazione multistakholder dello spazio pubblico
In un'epoca in cui le città affrontano sfide sempre più complesse e le comunità modificano rapidamente struttura, desideri e valori, emerge un approccio innovativo che promette di rivitalizzare gli spazi urbani pubblici e commerciali: il placemaking.
Il placemaking è un approccio alla trasformazione dei luoghi che supera i tradizionali interventi urbanistici. Non si limita a modificare l'aspetto fisico degli spazi, ma risponde ai desideri delle persone, creando un legame profondo tra gli abitanti e l'ambiente. È un processo multidisciplinare che trasforma le crisi in opportunità di crescita, adattandosi al contesto specifico di ogni comunità e luogo.
L'arte del Kintsugi urbano
Il placemaking ridefinisce e reinterpreta il significato dei luoghi. Come nel Kintsugi giapponese, che valorizza le fratture di un vaso riparandole con oro, anche il placemaking non cancella le crisi ma le trasforma in elementi distintivi e preziosi. È una pratica rigenerativa che coinvolge interventi sociali significativi, oltre al semplice rinnovamento urbano.
Questa filosofia risulta particolarmente rilevante per approcciare il contesto urbano e in particolare i sistemi commerciali urbani, che ormai da qualche decennio soffrono di una riduzione della loro attrattività.
Il placemaking e il commercio locale
Il placemaking rafforza le connessioni tra le persone e gli spazi, migliorando l'estetica e l'attrattiva dei luoghi. Relazioni autentiche tra gli abitanti e uno spazio commerciale arricchiscono l'esperienza dello shopping, ne aumentano l’attrattività, trasformano il luogo in un punto di riferimento e incrementano l'interesse e la frequentazione da parte della comunità.
A differenza degli approcci tradizionali di rigenerazione urbana, il placemaking pone al centro la comunità come co-creatrice dello spazio, stabilendo un legame emotivo che va oltre l'esperienza di acquisto e trasforma il sistema commerciale in un vero e proprio luogo dell'abitare condiviso.
Contesto fisico e progettazione multi-stakeholder: oltre l'estetica
La qualità del contesto fisico è un elemento fondamentale nella strategia di destination marketing, poiché influisce direttamente sull'attrattività e sulla vivibilità di un luogo. Tuttavia, il placemaking supera la visione tradizionale del design urbano, proponendo un approccio integrato che connette la dimensione fisica con quella esperienziale. Non si tratta più di creare semplicemente spazi esteticamente gradevoli, ma di plasmare ambienti che rispondano simultaneamente alle esigenze di diversi attori sociali.
In questa visione, la progettazione architettonica degli spazi commerciali diventa uno strumento di mediazione tra le aspettative spesso divergenti di chi abita, visita o lavora nell'area. Un ambiente urbano ben concepito non solo valorizza l'immagine complessiva della destinazione e influenza i comportamenti di acquisto, ma crea anche le condizioni per un'esperienza urbana significativa per tutti i suoi fruitori:
Per i pedoni e visitatori: crea percorsi intuitivi, aree di sosta confortevoli, protezione dagli agenti atmosferici, accessibilità universale e spazi che facilitano l'interazione sociale spontanea, prolungando la permanenza nell'area.
Per i commercianti: definisce spazi flessibili che possono adattarsi a diverse esigenze commerciali, migliora la visibilità delle attività, facilita il carico/scarico merci senza interferire con l'esperienza del cliente, e crea elementi identitari che valorizzano l'unicità dell'offerta commerciale.
Per la comunità locale: rispetta il carattere culturale e storico del luogo, incorpora elementi e spazi multifunzionali che possono ospitare eventi comunitari, favorendo il senso di appartenenza e la coesione sociale.
Questa progettazione multi-stakeholder trasforma i sistemi commerciali in spazi significativi e altamente funzionali, capaci di accogliere usi temporanei e rispondere alle mutevoli esigenze dei fruitori.
Azioni per la riqualificazione fisica
Un esempio di progettazione multi stakeholder è presentata in questo video di una cittadina canadese Ville de Victoriaville.
Il progetto di riqualificazione urbana della Rue de la Gare a Ville de Victoriaville dimostra come la progettazione possa trasformare un centro città, creando spazi funzionali e accessibili per tutti. Integrare i punti di vista e le esigenze di diversi attori, in particolare cittadini e commercianti, consente di armonizzare le necessità e trovare soluzioni che rispondano ai bisogni collettivi.
Un approccio che coinvolge vari stakeholder porta alla creazione di un centro città dinamico, esteticamente gradevole e rinnovato, capace di soddisfare le esigenze dei suoi fruitori, conciliando anche necessità apparentemente contrastanti.
Soluzioni di design multi-stakeholder: bilanciare le esigenze di tutti
Ogni elemento progettuale può quindi servire molteplici scopi. Di seguito, le principali soluzioni che rispondono a questa visione integrata:
Attenzione al profilo stradale
Marciapiedi a raso: donano continuità visiva al profilo stradale ed eliminano le barriere architettoniche, facilitando l'accesso per persone con mobilità ridotta. La loro struttura permette di trasformare temporaneamente l'intera strada in uno spazio pedonale unificato durante eventi e manifestazioni e aumenta la flessibilità d'uso dello spazio pubblico
Passaggi pedonali e aree dedicate: l'uso di materiali e colori distintivi per attraversamenti e zone pedonali aumenta la sicurezza, comunica visivamente la priorità ai pedoni e rallenta il traffico. Questo favorisce esperienze di shopping più rilassate e prolunga la permanenza, con benefici diretti per i commercianti
Allargamento dei marciapiedi: crea spazi flessibili per dehor, esposizioni temporanee e vetrine estese dei commercianti, mentre offre ai pedoni zone buffer di protezione dal traffico e aree di sosta più ampie che favoriscono l'interazione sociale
La strada asfaltata per facilitare l'accesso alle infrastrutture sotterranee: risponde alle esigenze di manutenzione dell'amministrazione, garantendo continuità di servizi a residenti e attività commerciali
Arredo urbano distintivo: la riqualificazione che include interventi mirati sull'arredo urbano (sedute, fioriere, supporti per biciclette, fontanelle e cura dell’illuminazione) creano microambienti che riflettono l'identità locale, mentre soddisfano i bisogni pratici di diversi utenti e arricchiscono l'esperienza complessiva di visita trasformando lo spazio commerciale in un luogo di vita riconoscibile e, nel tempo, familiare.
Flessibilità degli spazi per i commercianti: l’ampliamento degli spazi a disposizione e l'integrazione di infrastrutture tecniche come punti di alimentazione elettrica, prese d'acqua e aree logistiche dedicate permette ai commercianti di estendere la propria attività all'esterno con dehor e display, mentre facilita l'organizzazione di eventi temporanei che animano lo spazio pubblico durante tutto l'anno.
Rinnovo delle facciate commerciali: un programma coordinato di rinnovamento delle facciate aumenta significativamente l'attrattività dell'area. Questo intervento richiede:
Elaborazione di linee guida coerenti con l'identità del luogo
Creazione di incentivi economici per i proprietari
Supporto tecnico per garantire la qualità degli interventi
Integrazione di arte pubblica: L'installazione di opere d'arte nello spazio urbano abbellisce il contesto e crea punti di interesse e "Instagram spots" che generano passaparola. Elementi artistici possono includere:
Murales e street art
Installazioni temporanee e permanenti
Elementi interattivi che invitano alla partecipazione
Gestione degli spazi vuoti: la riconversione temporanea dei locali sfitti mantiene la continuità visiva e la vitalità percepita del fronte commerciale, mentre offre opportunità di sperimentazione per nuove attività imprenditoriali e servizi innovativi per la comunità, attraverso:
Vetrine artistiche o espositive
Pop-up stores per test di mercato
Spazi di co-working o attività culturali temporanee
Creazione di "luoghi tattici": Aree di sosta e sedute temporanee, tavoli da gioco, piccole biblioteche all'aperto e installazioni interattive creano microambienti dove le persone si fermano spontaneamente per riposare, conversare o partecipare ad attività condivise, prolungando la permanenza nell'area commerciale e generando quel senso di comunità che trasforma un semplice spazio di passaggio in un esperienza significativa. Queste iniziative incarnano perfettamente la filosofia del placemaking, in cui l'ambiente fisico diventa un catalizzatore di interazioni e connessioni memorabili.
Le vie commerciali così trasformate diventano testimonianza tangibile di una nuova urbanità, dove il design urbano supporta il valore economico e si intreccia inseparabilmente con quello sociale e culturale. L'approccio multistakeholder si rivela quindi non solo eticamente corretto, ma economicamente vantaggioso nel lungo periodo.
Nelle nostre città la vera rigenerazione urbana parte dalla capacità di ascoltare, coinvolgere e rispondere ai bisogni profondi di chi abita, visita e lavora negli spazi commerciali, anche nella progettazione architettonica.








