Con piacere inauguro due nuove rubriche a cui tengo molto, nate dal desiderio di condividere esperienze e visioni legate alla trasformazione dei luoghi.
🏆 La prima è “Casi studio legati al placemaking” realizzata in collaborazione con Genny Gallinelli che ringrazio per il suo prezioso contributo. In questa newsletter presentiamo Superkilen Park di Copenaghen, un progetto che mostra come intervento di architettura possa trasformare un problema sociale in un'opportunità per la comunità, attraverso design innovativo e partecipazione attiva.
🎧 La seconda novità è la mia partecipazione al podcast Act Local, dove ho avuto il piacere di dialogare con Federico Falcinelli. Una conversazione ricca di spunti su placemaking, cittadinanza attiva e trasformazioni urbane dal basso.
Due punti di partenza per continuare a ragionare insieme su come i luoghi possano diventare spazi di relazione, identità e possibilità.
Buona lettura e buon ascolto!
Valeria
PROGETTISTI
[2012] Team composto da BIG, Topotek1 e Superflex
LOCATION
Nørrebro, Copenaghen, Danimarca 📍https://maps.app.goo.gl/MdHrY1K2s1ELb6AX8
POPOLAZIONE
Il parco è a servizio di circa 70.000 abitanti del quartiere Nørrebro, un'area di 3,82 km² con una densità di circa 18.325 abitanti per km² (una delle zone più densamente popolate di Copenaghen). La composizione demografica è estremamente variegata e si contano oltre 60 nazionalità diverse, il che rende questo quartiere una delle aree più multiculturali della capitale danese.
PILLAR ATTIVATI
Superkilen Park rappresenta un esempio emblematico che integra più aree del nostro framework del placemaking ma i pillar della rigenerazione sono il design urbano e la mixité.
Il design urbano, in questo contesto attiva un processo di placemaking, attraverso la progettazione fisica dello spazio con un approccio multistakeholder che coinvolge e risponde alle esigenze culturali, oltre che funzionali, di diversi attori nella definizione degli elementi architettonici, dei materiali, delle forme e dei colori. Superkilen eccelle in questo ambito per la sua audace identità visiva caratterizzata da tre zone cromatiche distinte (Piazza Rossa, Piazza Nera e Parco Verde) con una particolare e inedita incorporazione di oggetti e attrezzature selezionati con il coinvolgimento diretto dei residenti.
La Mixité, altro pillar del nostro modello di placemaking presente in questo progetto, riguarda la diversificazione delle funzioni e degli utenti dello spazio. Superkilen incarna questo principio perché integra molteplici usi e funzioni diverse che attraggono fruitori con età, interessi e background culturali eterogenei. Il parco accoglie aree sportive innovative (come la pista da boxe thailandese e le altalene indiane), spazi per eventi culturali, zone relax ispirate a diverse tradizioni
SFIDA
Superkilen Park nasce in risposta alle complesse problematiche del quartiere Nørrebro, un'area di Copenaghen storicamente caratterizzata da tensioni sociali e una frammentazione identitaria. Il contesto iniziale presentava un'alta densità abitativa accompagnata da una carenza di spazi pubblici di qualità. La ricchezza culturale potenziale faticava a tradursi in integrazione effettiva e la sfida principale consisteva nel trasformare questa diversità culturale da potenziale criticità a risorsa distintiva, creando uno spazio che potesse favorire nuove forme di interazione sociale. L’approccio del progetto ha favorito l'interazione sociale tra le popolazioni di diversa nazionalità che altrimenti sarebbero rimaste separate e ha trasformato il problema della frammentazione demografica del quartiere in una opportunità: in ricchezza condivisa all’interno del parco e in una forte attrattività dello spazio pubblico.
STRATEGIA
Il progetto Superkilen Park ha considerato lo spazio pubblico come un catalizzatore di relazioni sociali. L'intuizione fondamentale dei progettisti è stata quella di coinvolgere direttamente i residenti nella creazione dell'identità del parco con un processo partecipativo che ha portato all'installazione di 108 elementi di arredo urbano e attrezzature sportive e ludiche provenienti da oltre 60 paesi diversi e ha trasformato il parco in un vero e proprio "museo a cielo aperto" delle identità culturali.
La superficie del parco è di circa 30.000 metri quadrati è suddiviso in tre aree principali: la Piazza Rossa, la Piazza Nera e il Parco Verde, che si susseguono lungo tutta la sua lunghezza di 750 metri lineari e offre spazi per diverse attività sportive, sociali e ricreative.
La scelta di dividere lo spazio in tre aree cromatiche distinte – la Piazza Rossa dedicata alla vita urbana e culturale, la Piazza Nera come centro di incontro e socialità, e il Parco Verde per attività ricreative e sportive – ha fornito una struttura chiara che facilita l'orientamento e crea identità visive forti. L'uso audace del colore, lungi dall'essere una scelta puramente estetica, rappresenta una dichiarazione d'intenti: trasformare uno spazio ordinario in un landmark urbano riconoscibile e distintivo.
La mixité è stata interpretata in Superkilen Park come integrazione di funzioni diverse che attraggono fruitori con interessi e background culturali eterogenei. Questa varietà funzionale crea occasioni spontanee di incontro oltre a curiosità e scambio tra comunità che normalmente tenderebbero a rimanere separate e non consapevoli l'una dell’altra.
Il progetto ha prestato particolare attenzione anche al pillar dell'accessibilità, con la creazione di percorsi pedonali continui, l'eliminazione delle barriere fisiche tra quartieri e l'integrazione con il sistema di piste ciclabili urbane di Copenaghen, già noto a livello internazionale per la sua capillarità ed estensione.






STRUMENTI UTILIZZATI
La realizzazione di Superkilen ha richiesto l'impiego di strumenti innovativi che integrassero il design fisico considerando un approccio multi-stakeholder intrecciato a processi sociali. I workshop partecipativi hanno rappresentato il principale strumento di coinvolgimento dei residenti che hanno contribuito direttamente alla definizione dell'identità del parco. Alcuni membri della comunità hanno persino partecipato a "viaggi di raccolta" per selezionare arredi urbani significativi, provenienti dai loro paesi natali, da installare nel parco. Questi viaggi hanno coinvolto persone da Palestina, Spagna, Thailandia, Giamaica e altri paesi. Per gestire la complessità degli elementi raccolti è stata creata una mappatura digitale delle storie e degli oggetti, mentre tecniche di progettazione parametrica hanno permesso l'integrazione armonica di elementi estremamente diversi tra loro.
Ogni oggetto installato è accompagnato da una piccola targa che ne descrive l'origine e la storia, creando un vero "museo a cielo aperto" delle culture del mondo, dove ogni elemento racconta una storia di migrazione e appartenenza.
Ecco una panoramica degli elementi culturali presenti a Superkilen Park e delle loro origini:
Piazza Rossa
Riproduzione di insegne commerciali da diverse parti del mondo
Riproduzione dei tipici cartelli delle strade texane
Replica dell'insegna del ristorante "Stella Rossa" di Mosca
Ring da boxe thailandese, una piccola arena dedicata alla Muay Thai
Suolo del Deserto Rosso, asfalto colorato ispirato al deserto del Colorado
Panchine curve in stile brasiliano
Fontana a spirale ispirata al design svizzero
Piazza Nera
Fontana in stile tradizionale marocchino
Panchine in stile tradizionale armeno
Sgabelli tradizionali palestinesi in pietra
Disegni di sabbia ispirati alle piazze di Atene e Parigi
Lampioni dorati ispirati a quelli di Dubai
Palme in acciaio, sculture metalliche ispirate ai giardini cinesi
Tavoli da scacchi in stile bulgaro
Parco Verde
Polpo Nero, struttura per giochi a forma di polpo, tipica dei parchi giapponesi
Altalene ispirate ai giochi tradizionali indiani
Barbecue in stile argentino
Panchine colorate e ondulate in stile cubano
Alberature di ciliegi con disposizione in stile giapponese
Attrezzature fitness ispirati ai parchi russi
Giostre colorate tipiche dei parchi giamaicani
In tutto il parco sono presenti cestini ispirati a quelli tradizionali britannici.
IMPATTO
La trasformazione operata da Superkilen ha generato impatti significativi su molteplici livelli.
Il parco costituisce oggi una nuova centralità urbana, ha arricchito l'offerta di servizi per i residenti e la rappresentazione fisica delle diverse culture ha rafforzato il senso di appartenenza e l'orgoglio locale delle comunità minoritarie.
I rilevamenti post-intervento condotti dalla Fondazione Realdania hanno documentato un significativo aumento dell'uso dello spazio pubblico, stimato intorno al 400% rispetto alla situazione precedente. Le rilevazioni sulla sicurezza condotte dal Comune di Copenaghen hanno documentato un miglioramento della percezione della sicurezza nell'area, con un rafforzamento della coesione sociale.
Sul piano qualitativo, Superkilen ha contribuito a un profondo cambiamento nella percezione del quartiere. L’apprezzamento internazionale, con più di 10 premi prestigiosi di design e urbanistica, ha portato Nørrebro anche sulle mappe del turismo culturale.
Secondo il case study della Landscape Architecture Foundation (2017), il progetto ha dimostrato come la diversità culturale possa trasformarsi da potenziale problema a risorsa distintiva per un quartiere.
Sitografia:
BIG (Bjarke Ingels Group): https://big.dk/#projects-suk
Superflex: https://superflex.net/works/superkilen
Topotek 1: https://www.topotek1.de/project/superkilen/
Realdania: https://realdania.dk/projekter/superkilen
Dezeen: https://www.dezeen.com/2012/10/24/superkilen-park-by-big-topotek1-and-superflex/
ArchDaily: https://www.archdaily.com/286223/superkilen-topotek-1-big-architects-superflex
In questa puntata di Act Local (episodio 21) torniamo a chiederci: cos'è il placemaking? In dialogo con Federico Falcinelli, abbiamo parlato di tematiche come gentrificazione, greenwashing e come gli spazi privati possano essere valorizzati con il placemaking. Ascolta su: